Da Bangkok ci spostiamo in treno a Kanchanaburi, ci vogliono circa 3 ore di viaggio.
I treni in Thailandia
Sulla questione treni vorremmo aprire una piccola parentesi. Al contrario di ogni ragionevole aspettativa e usando come termine di paragone i treni italiani siamo andati in stazione aspettandoci di tutto, invece è stata una piacevole sorpresa.
Il senso di degrado che accompagna molte stazioni italiane non esiste, e ci accoglie un clima tranquillo e turisticamente frequentato. Ci sediamo e veniamo immediatamente catturati dai volti dei thailandesi affacciati ai finestrini dei treni in transito.
Anche il viaggio ha un suo perché. L’alta velocità è una pretesa ancora lontana ma il trasporto a passo d’uomo è perfetto per godersi ogni piccola sfaccettatura del paesaggio.
A ogni stazione dove ferma il treno aspettatevi di veder salire venditori locali che cercheranno di vendervi frutta e verdura !
Kanchanaburi
Scesi dal treno a Kanchanaburi abbiamo subito l’impressione di arrivare in una cittadina tranquilla e dai ritmi completamente diversi da quelli di Bangkok. Il nostro obiettivo qui è quello di vedere il famoso “Tiger Temple”, un tempio dov’è possibile incontrare e ammirare le tigri. Si trova a circa mezz’ora di auto da Kanchanaburi.
Tiger Temple
In merito a questo dobbiamo fare una grande precisazione. Nonostante le forti aspettative riposte in questa gita e la convinzione che si trattasse di un luogo sacro, la delusione è grande. Il caldo mortale non aiuta la felice riuscita di questa escursione ma a deluderci prima di tutto sono le condizioni delle tigri. Legate con catene a delle rocce e mezze addormentate. L’impressione è che siano sedate. L’attesa prima del nostro turno è lunga e il giro, permetteteci di dire, triste. A salvare la giornata è la passeggiata che facciamo all’interno del parco che ci permette di vedere animali liberi di circolare. Quello che ci saremmo aspettati di vedere fin dal principio.
Il selfie con le mucche rende comunque, senza ombra di dubbio, onore alla giornata.
Ponte della Morte
A Kanchanaburi non potete perdere il Ponte della morte. Se potete andarci all’ora del tramonto ve lo consigliamo, i colori sono molto più belli e il caldo meno soffocante.
Del ponte originario, ormai distrutto dai bombardamenti, rimangono solo le campate esterne.
Il ponte fu fatto costruire dai giapponesi nel 42 per unire la Thailandia alla Birmania. Secondo i calcoli degli esperti ci sarebbero voluti 5 anni per portare a termine il progetto ma i giapponesi avevano fretta e riuscirono a terminarlo in soli 16 mesi, lavorando giorno e notte.

Erawan Falls
Se soggiornate a Kanchanaburi vi consigliamo una giornata anche alle “Erawan Falls”, bellissime cascate naturali. Ci metterete circa un’ora e mezza per raggiungerle e una volta arrivati troverete un bel percorso all’interno della natura. Le cascate sono belle da vedere ma soprattutto da godere, vi consigliamo di portare un costume da bagno, un cambio e un telo per asciugarvi. Qualche tuffo rinfrescante vi farà senza dubbio piacere.
Le Erawan, poco distanti da Kanchanaburi, sono famose per i loro sette salti. Il percorso, infatti, parte dal primo livello per procedere fino al settimo.
Per arrivare all’ultimo livello impiegherete circa 2 ore a piedi. Se però volete fare le cose con calma potete fare un tuffo qua e là durante la vostra salita. Noi abbiamo preferito tra tutti i livelli, il sesto e il quarto, per i loro scivoli naturali, come da foto.
Piccolo consiglio:
Quando arriverete alle Erawan, i bus vi lasceranno all’ingresso del parco, al suo interno non troverete bar e ristoranti quindi vi consigliamo di portare o comprare qualcosa da mangiare e da bere prima di entrare. Occhio alle navette, il pomeriggio dovrebbero terminare verso le 16, informatevi in hotel sugli orari in modo da pianificare la giornata con i giusti tempi.
Se volete dare un occhiata ai commenti dei viaggiatori e vedere qualche fotografia…
Ayutthaya
Da Kanchanaburi con un minivan ci spostiamo ad Ayutthaya, per un viaggio di circa 3 ore (Se arrivate direttamente da Bangkok ci metterete circa un’ora di treno). Ayutthaya è una cittadina situata in una zona pianeggiante a nord di Bangkok, considerata l’antica capitale dei templi della Thailandia. E’ veramente bella e particolare. Qui sono conservate le rovine della città antica che formano il “Parco storico di Ayutthaya”, riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’umanità.
Per raggiungere il parco prendiamo il battello che ci trasporta dal nostro hotel all’altra sponda del fiume in 2 minuti. (Per il battello spendiamo 5 Bath a testa).
Girare il parco in bici
Decidiamo di girare all’interno del parco con le biciclette. Ne noleggiamo due a 80 Bath totali. I monumenti sono concentrati e poco distanti tra loro ma la distanza è tale da rendere il percorso a piedi più massacrante. Se siete amanti della camminata e avete più tempo a disposizione potete provarci, magari suddividendo la visita in diversi momenti. Noi avevamo un solo giorno a disposizione e non volevamo perderci nulla. In 4 orette, infatti, abbiamo visto praticamente tutto.
I templi di Ayutthaya
Tra i molteplici templi che si ergono in quest’area ricordiamo in particolare:
Wat Phra Si Sanphet:
Non è solo un sito storico significativo, ma è stato anche un importante centro spirituale dei thailandesi per lungo tempo. E’ il complesso più grande ed importante del centro storico dell’antica città e viene considerato da molti il più bel luogo sacro dell’area.
Situato all’interno del palazzo reale è un monastero reale e quindi a nessun monaco è permesso risiedervi. Il tempio era usato solo per cerimonie religiose regali.
Durante la conquista birmana furono distrutte le strutture che univano il palazzo reale al tempio e i primi re della dinastia Chakri utilizzarono i materiali rimasti per la costruzione dei palazzi di Bangkok.
Il Wat ha ospitato una veneratissima statua del Buddha: alta 16 metri e ricoperta d’oro. L’immagine del Buddha fu danneggiata, perciò nel periodo di Rattanakosin il nucleo della statua fu installato all’interno del Wat Phra Chetupon a Bangkok.
Wat Lokayasutharam:
Si trova a 800 metri dal Wat Phra Mongkon Bophit.
Anche Wat Worachettharam e Wat Worapoh sono vicini.
L’importante caratteristica di Wat Lokayasutharam è un’enorme immagine del Buddha disteso, chiamata Phra Bhuddhasaiyart, che guarda ad est.
È lungo 37 metri e alto 8 metri. Ci sono altre impressionanti immagini del Buddha sdraiato a Ayutthaya, ma questo sembra essere il più grande.
La testa è posizionata su un loto e le gambe si sovrappongono esattamente per mostrare le dita equilibrate.
Sul lato opposto della strada rispetto all’immagine del Buddha, sembra esserci un’abbondanza di negozi di souvenir. Apparentemente è dove parcheggiano i bus turistici.
Wat Mahathat:
E’ Uno dei monumenti più antichi di Ayutthaya. Il suo nome significa tempio sacro dove sono state collocate le reliquie del Buddha.
Il prang del Wat Mahathat è stato costruito nel primo periodo di Ayutthaya. Il reliquiario detiene un importante significato storico e religioso, in quanto edificio che rappresenta il Buddha.
I prang sono torri istoriate che nella tradizione induista-cambogiana servivano per ospitare statue delle divinità e a cui di solito aveva accesso solo il sovrano. Con il sopravvento del buddhismo sono diventati reliquiari con la stessa funzione dello stupa.
Il prang del Wat Mahathat in cui sono state collocate le reliquie sante era fortemente influenzato dall’architettura in stile Khmer.
I restauri successivi non sono riusciti a conservare le antiche torri, di cui è rimasto visibile solamente il magnificente portico. Hanno però permesso di rinvenire un gran numero di oggetti preziosi.
Quello che sembra essere il punto di riferimento più importante del tempio è situato proprio di fianco all’ingresso. Un grande albero bodhi (fico sacro) le cui radici hanno incastonato una testa del Buddha in arenaria. E’ la delizia di fotografi e visitatori ed esercita sempre una grande attrazione.
Elefanti ad Ayutthaya
E’ possibile fare escursioni all’interno del parco di Ayutthaya anche a dorso degli elefanti. Noi ve lo sconsigliamo vivamente. In Thailandia gli elefanti si trovano ovunque e se avete la possibilità di spostarvi, ci sono zone decisamente più suggestive per incontrarli. Magari immersi nella vegetazione che è il loro habitat naturale. Passeggiare sul dorso di un elefante qui risulterebbe estremamente turistico e davvero poco affascinante.
Consigli sull’abbigliamento
Ricordatevi che i monumenti, anche se in rovina, sono considerati sacri ai buddhisti, quindi presentatevi sempre con un abbigliamento adeguato. Evitate di passeggiare tra le rovine con le spalle e le ginocchia scoperte, soprattutto per le donne. Vi consigliamo una t-shirt e i pantaloni thailandesi che sono larghi, comodi, e leggeri.
Dopo questi giorni passati tra queste due splendidi paesi, è il tempo di andare a scoprire il nord, Chang Mai e Chang Rai !!!!
Come avremo raggiunto queste due città ?!?
Ve lo diremo nella Terza parte dedicata alla Thailandia !!!!
Se invece volete conoscere qualcosa in più Sui Bangkok e i suoi dintorni, allora leggete qua !!