Una città incredibile non solo per la sua innegabile bellezza ma anche e soprattutto per la sua efficienza. Le parole d’ordine sono pulizia e organizzazione. Se queste sono le cose che amate siete nel posto giusto.

Sarà che siamo sbarcati a Singapore dopo due settimane a Bali, che ad essere onesti non rientra tra le città più pulite del mondo, ma già all’aeroporto abbiamo respirato un’aria di pulito che si è protratta per tutta la vacanza.

Il primo impatto positivo lo abbiamo avuto alla toilette .  E’ vero, sembra strano dedicare attenzione a un bagno, ce ne stupiamo anche noi, ma in questo caso ne vale la pena… non solo per la pulizia che forse nemmeno a casa nostra è così impeccabile ma anche e soprattutto per i monitor con le emoticons, appesi poco prima dell’uscita, in cui è possibile votare il livello di pulizia che si è trovato all’interno del bagno.

Ragazzi, questa si che è avanguardia!!

Lo stupore è aumentato quando siamo arrivati nel residence dove vivono gli zii di Matte, che gentilmente ci hanno ospitati. Abbiamo subito notato un giardino impeccabile, una piscina curata, dei vicini di casa silenziosi… e non dimentichiamo la chicca, un servizio navetta gratuito, ogni 30 minuti, per portare gli inquilini dal residence al centro della città…sia di giorno che di sera.

 

Il bello di Singapore è che è una città per tutti i gusti, è un mix di etnie, modernità e tradizione che coesistono pacificamente e in armonia.

Si passa dal quartiere arabo, a quello cinese a quello indiano con una semplicità disarmante, e il bello è che qui il passaggio da uno all’altro è assoluto. Facilmente ci si trova la mattina a visitare una moschea, il pomeriggio a scegliere gioielli a Little India e la sera a bere un drink al 20esimo piano di un palazzo iper moderno e dalla vista mozzafiato.


GIORNO 1

Ma partiamo dall’inizio… il primo giorno ci siamo svegliati di buon ora per sfruttare al massimo il poco tempo a disposizione. Abbiamo preso la navetta dal residence e siamo scesi alla fermata della metro più comoda per proseguire il nostro tour. Ragazzi, avete presente le metro di Milano, Londra, Parigi?
Vecchie, sporche, fatiscenti e soprattutto puzzolenti? Ecco dimenticatele, a Singapore le metropolitane sono una gioia. Grazie a una serie di divieti, a una giusta areazione e al buon senso dei cittadini spostarsi in metro si trasforma qui in un’esperienza da provare.

Non appena ci siamo avvicinati alla macchinetta per fare i biglietti, un uomo in divisa si è avvicinato in “punta di piedi” per darci una mano. Una volta fatto il biglietto ci ha ricordato, in maniera molto educata, che in metropolitana non è possibile mangiare, bere e portare a bordo il Durian (Un frutto molto puzzolente) e che avremmo potuto portare il cappuccino che avevamo in mano ma senza berlo durante il tragitto. Beh ci credete se vi diciamo che nonostante il nostro essere ligi al dovere ci siamo quasi sentiti in imbarazzo a reggere quella tazza in mano fino alla nostra fermata? Ebbene così è stato…

Scesi dalla metro ci siamo ritrovati all’interno di un centro commerciale incredibile. Enorme è quasi riduttivo, ancora di più, negozi di ogni tipo e ristoranti per tutti i gusti, una quantità d’aria condizionata da non credere, una cella frigorifera in confronto è quasi una sauna… esagerazione a parte ricordatevi che qui i locali sono molto freddi rispetto all’esterno.. quindi non fate come noi e attrezzatevi a dovere… noi non lo eravamo e abbiamo passato la prima mezz’ora alla ricerca di un negozio che vendesse maglioni o felpe (Tutte scuse per fare un pò di shopping).

Trovato un bel maglione di lana, abbiamo proseguito per una delle vie principali della città, Orchard road, piena di negozi di lusso. Probabilmente non vi dirà molto perché si avvicina alle principali vie di qualsiasi città metropolitana, ma una passeggiata qui vale la pena farla…

Abbiamo poi proseguito verso il quartiere arabo, non è molto grande e si gira rapidamente, ma un saltino è d’obbligo per ammirare la maestosa moschea dalle cupole d’oro, la Moschea del Sultano, che domina il quartiere…

La via che porta alla moschea è costeggiata da palme e da una serie di negozietti che proiettano immediatamente in un altro mondo. Credeteci quando diciamo che in un attimo sembra di essere in un’altra città. Se visitate il quartiere arabo e siete amanti del narghilè non potete non fare una breve sosta qui e abbandonarvi a un pò di relax.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Vista l’ora e la nostra costante attitudine a mangiare ne abbiamo approfittato per una breve pausa pranzo in un ristorantino squallido rispetto alla media della città, ma tanto tanto buono.

Non molto lontano dal quartiere arabo abbiamo trovato Little India…senza dubbio il quartiere più colorato di Singapore. Il centro del quartiere si trova tra Serangoon Road e JIn Besar. Basterà passeggiare per le vie principali della zona per assaporare il gusto della cultura indiana: i negozi di gioielli in oro saranno predominanti. Di questa zona sono due le cose che saltano immediatamente all’occhio: il Sakya Muni Buddha Gaya, un edificio buddista che ospita al suo interno una statua del buddha di “sole” 300 tonnellate, e gli edifici color pastello che infondono allegria.

Singapore è una città all’avanguardia, e qui tecnologia e innovazione vanno di pari passo. Fin da quando abbiamo deciso di visitare questa città, abbiamo stabilito che una delle cose che avremmo dovuto e voluto fare sarebbe stato visitare un centro commerciale “Hi tech”. Proprio dietro Arab Street abbiamo trovato lui, lo Sim Lim Square, un gigante centro commerciale tecnologico… musica per le mie orecchie, come farselo scappare? impossibile… in men che non si dica ci siamo addentrati in questo meraviglioso mondo. E, anche se siamo usciti a mani vuote, come succede tutte le volte in cui ci mettiamo troppo entusiasmo, eravamo felici e incredibilmente affascinati da quello spazio gigante dedicato alla tecnologia.

In quella giornata che sembrava fatta di 46 ore, iniziavamo a sentire la stanchezza, proprio quando stavamo progettando di tornare verso casa, abbiamo incrociato il grande mercato di China Town… affascinati come bambini a Natale ci siamo persi tra le bancarelle di quella meravigliosa struttura… e in questo caso il desiderio di shopping è stato decisamente ripagato. A quel punto stanchi e con i piedi in fiamme siamo tornati verso casa, per qualche ora di relax prima della nostra Singapore by night.

Per cena la zia di Matte ci ha portati al ristorante Palm Beach (Se avete la possibilità dovete assolutamente andarci). Il posto ha una vista mozzafiato, si trova proprio vicino al fiume che attraversa la città, e immediatamente di fronte si può ammirare in tutto il suo splendore il Marina Bay, che di notte è ancora più affascinante e maestoso. Oltre al panorama che ci ha catturati fin dal primo istante, abbiamo mangiato davvero molto bene. Se siete amanti del granchio, qui siete in paradiso. Dopo cena abbiamo fatto una bella passeggiata, e siamo arrivati fino al famoso Leone, Il Merlion, una statua con la testa di leone e il corpo di pesce, utilizzato dall’ufficio del turismo di Singapore come logo fino al 1997 e ancora oggi “simbolo” della città.

Con la pancia piena e cotti a puntino siamo tornati a casa per una bella dormita.


GIORNO 2

Avendo dato veramente tanto il primo giorno e avendo visto il più possibile, il secondo giorno ce la siamo presa con un pochino più di calma.. ci siamo alzati senza fretta e siamo usciti per un giro panoramico della città.
Per pranzo, la zia di Matte ci ha portati in un posto molto carino all’interno di un centro commerciale sulla famosa Orchard Road, anche in questo caso, come ormai di consueto, abbiamo mangiato benissimo e divorato tutto con molto gusto (Vi consigliamo vivamente i Dim Sam).
Finito il pranzo Louise ci ha lasciati e noi abbiamo continuato il nostro giro tra le vie del centro, ammirando le illuminarie natalizie già presenti in gran parte della città. Quanto è strano vedere gli addobbi di Natale dove ci sono almeno 40 gradi all’ombra.

Dopo aver girato per tutto il pomeriggio, siamo tornati verso casa e nonostante fosse un pò presto per la cena ci siamo lasciati tentare dal profumo del cibo (Strano) e dai banchetti locali che si trovano in strada non distanti dall’uscita della metropolitana.
Abbiamo preso posto in un tavolino e abbiamo assaggiato alcune specialità tra cui: la razza e una poltiglia di pesce cotta al vapore nella foglia di banana. Bontà assoluta.

La cosa bella di Singapore è che puoi permetterti di mangiare nei banchetti per strada senza avere il timore di fare qualcosa di poco igienico, sono talmente puliti e attenti che non ci sono problemi.

Siamo partiti da Singapore felici e con un’unica certezza: che quello fosse per noi solo un arrivederci…  see you soon Singapore!!

Una risposta

  1. Se non ci fossi stato, adesso vorrei visitarla! Confermo e condivido tutto, soprattutto l’efficienza e la pulizia! Ci tocca tornare insieme

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