Oggi vi parlo del Mio regalo di compleanno !!
DJI SPARK
Il drone DJI Spark, è notevolmente leggero, con un peso intorno ai 300 grammi, sono un po’ di più con i para-eliche montati, ma siamo certo che il mercato dei professionisti italiani, sarà in grado di bypassare il problema, alleggerendo alcune parti o progettando para-eliche più leggeri per farlo rientrare nella categoria agevolata degli APR sotto ai 300 grammi.
Lo Spark è il nuovo mini selfie drone evoluto della DJI che si può pilotare in tre modi: con il radiocomando, fornito nella versione combo ma che si può anche acquistare separatamente, con lo smartphone in wi-fi e, novità assoluta, con i gesti delle mani.
DJI Spark sembra un mini Mavic Pro, ma i 4 bracci di Spark infatti non si piegano, sono rigidi e fissi. Le eliche sono invece ripiegabili, in modo da ridurre al minimo l’ingombro. La parte centrale è infatti anche più piccola di un moderno smartphone, ma i bracci hanno comunque il loro ingombro. Questo per dire che DJI Spark è sì molto compatto e molto leggero (300 grammi), ma la superficie che occupa non si riduce, come Mavic Pro.
Se voleste riporlo nella sua custodia, avreste quindi bisogno di una borsa abbastanza spaziosa per portarlo con voi. Io ho comprato una custodia che davvero molto comoda, che permette di mettere il drone, 3 batterie, radiocomando e carica batterie, io ho acquistato questa valigetta, che è davvero comoda.
Sul retro del DJI Spark abbiamo il pulsante di accensione e quattro LED relativi alla batteria. Subito sopra, nascosti in uno sportellino col nome del drone, ci sono la porta micro USB per la ricarica e lo slot microSD (UHS-1 raccomandata). Nella parte inferiore ed anche su quella frontale sono presenti numerosi sensori che servono allo Spark per comprendere meglio l’ambiente circostante.
tramonto a St.Tropez, no color
DJI Spark è piccolo, ma non va confuso con i tanti mini-droni che potreste aver visto in passato. La sua velocità massima, in modalità sport, è infatti di 50 Km/h. Inoltre è dotato di una serie di sensori anti-collisione. Spark può arrivare a 2 Km di distanza dal pilota (limitati a 500 metri in Europa), con l’uso del telecomando. È inoltre il primo drone dell’azienda cinese pensato per decollare, ed atterrare, dal palmo della vostra mano. Ed è anche il primo che può essere controllato solo con una mano.
I controlli a mano libera sono la vera rivoluzione di DJI Spark. Far decollare il drone (ed anche farlo atterrare) dal palmo della propria mano è sorprendentemente facile ed immediato. È sufficiente puntarlo verso di voi, fare un doppio clic sul retro, ed aspettare qualche secondo che venga riconosciuto il volto ed il drone inizi a tirare verso l’alto. Chiariamo che il tracciamento del volto non è una misura di sicurezza in senso stretto. Non potete ciò impostare il vostro viso in modo che lo Spark decolli solo dopo averlo riconosciuto. È una funzione che serve al drone solo per capire che chi lo impugna vuole effettivamente che decolli, e che non si è trattato di un doppio clic accidentale; tutto qui.
In conclusione posso dire che come primo drone è perfetto, quindi se come me siete indecisi tra Spark e Mavic e avete paura che il Mavic sia troppo impegnativo, vi consiglio vivamente questa piccola “SCINTILLA”
Di seguito vi lascio anche la mia recensione!!